domenica 30 agosto 2015

When the Sun(mer) goes down



Lunghe notti sotto le stelle, giornate scandite dai raggi del sole con tutte le tonalità dell’azzurro.
Un connubio di cliché che sembra non arrivare mai ai tempi di pioggia e piumone ma che quando arriva ci godiamo come se mai l’avessimo vissuto.
L’estate è la stagione della felicità, perché non esiste routine, non esistono malumori né cattive abitudini.
Il mare ha sempre avuto la forza di spazzare via tutti i pensieri negativi e trascinarti in quel regno profondo dove esisti solo tu.
D’estate c’è sempre tempo di viaggiare, c’è sempre voglia di scoprire e sperimentare qualcosa di nuovo: viaggiare vuol dire catapultarsi in una realtà tutta nuova, parlare in una lingua diversa, assaggiare sapori che mai avremmo immaginato.
Sono i giorni in cui sei felice di dover puntare la sveglia la mattina, perché non vedi l’ora di incontrare tutto ciò che hai visto in una piccola guida o tra le immagini di tumblr; quando la colazione è il pasto più pieno in tutta la giornata, il sole non è mai troppo caldo per camminare attraverso i vicoli e scoprire scorci nascosti. Quando sei in una città nuova guardi tutto come se fosse qualcosa di meraviglioso, il mare, le case, il cielo e le persone e non c’è atlante o libro di storia che ti possa insegnare più di tutto ciò di cui stai godendo in quel momento.
Quando l’estate finisce si torna alla vita normale con qualcosa in più, storie da raccontare, abbronzatura da lasciare andare e diete da cominciare, ma senza nostalgia perché settembre è come un capodanno, ci riserva sempre un nuovo inizio.





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